O R D I N A N Z A   D E L   S I N D A C O

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 Oggetto: Discarica di Malagrotta. Adozioni di misure urgenti a tutela dell’incolumità pubblica.

 Visto: l’Assessore alle Politiche Ambientali Fabio De Lillo

 Premesso:

 che il sito della discarica di Malagrotta è oggetto di un procedimento di bonifica attivato in data 25 marzo 2003, su segnalazione di Arpa Lazio, ai sensi dell’allora vigente D.M. del 471/99;

 che in data 29 aprile 2006 è entrato in vigore il D.Lgs. 152/06, che al Titolo V della Parte 4 disciplina la Bonifica di Siti Contaminati;

 che con Decreto Commissariale n. 43 del 22 maggio 2007 il Commissario Delegato per l’emergenza ambientale nel territorio della Regione Lazio, a cui competeva il procedimento amministrativo del caso, approvava con prescrizioni il Piano della caratterizzazione della discarica, richiedendo in particolare alla Società E. Giovi srl di “porre in essere quanto prima tutti gli interventi di Messa in Sicurezza di Emergenza  (MISE) più opportuni e necessari per contrastare efficacemente la diffusione della contaminazione nel sottosuolo ed in particolare la sua eventuale propagazione verso le aree esterne dello stesso”, richiedendo una specifica comunicazione sugli interventi di MISE già eseguiti o in corso di esecuzione in particolare a protezione delle acque sotterranee.

 che in data 30 giugno 2008, in seguito alla dismissione della struttura del Commissario Delegato il procedimento amministrativo è stato formalmente trasferito nelle competenze del Comune di Roma;

 che in data 28 luglio 2009 si è svolto con gli enti competenti un incontro preliminare alla Conferenza dei servizi relativa al procedimento di bonifica in capo all’Amministrazione comunale in cui si è unanimemente concordato sulla necessità di attivare azioni, urgenti ed indifferibili, di MISE sulla falda;

 che al fine di addivenire a determinazioni condivise e tecnicamente corrette,

 vista la complessità del tema, la pluralità dei soggetti effettivamente operanti sull’area in questione e la mole di dati a disposizione, il Comune di Roma ha ritenuto opportuno, come reso noto in sede di conferenza dei servizi (seduta del 26 ottobre 2009) avviare un percorso amministrativo appositamente dedicato alla Messa in Sicurezza mediante istituzione e convocazione di apposito tavolo tecnico fra gli Enti;

che in tale ambito il Comune di Roma, pur prendendo atto dell’impegno dimostrato dalla Società Giovi nel porre in essere taluni interventi attinenti alle attività di messa in sicurezza del sito, ha convenuto che le azioni poste in essere dalla Società non erano ancora nel complesso sufficienti a fronteggiare in particolare il grave stato di contaminazione delle acque di falda riscontrato sia all’interno che all’esterno del sito;

Che pertanto Il Comune di Roma ha prescritto alla Società Giovi, con nota prot. n.  QL62916 del 9 settembre 2009, di attivare le azioni urgenti  e indifferibili di Messa in Sicurezza del Sito, fornendo una serie puntuale di prescrizioni;

che l’attuazione delle azioni urgenti di messa in sicurezza è stata reiterata e sollecitata, con ulteriori specifiche indicazioni di natura tecnica, con nota del Comune di Roma  prot. n.  QL73734 del 26 ottobre 2009;

che nella Valle Galeria sono attivi altri procedimenti di bonifica prescritti dall’Amministrazione e realizzati ed in corso di realizzazione da parte delle Società interessate con sistemi di messa in sicurezza tramite sbarramento fisico e/o idraulico delle acque di falda, al fine di evitare la diffusione della contaminazione al di fuori dei singoli siti;

Considerato che, fatti salvi gli obblighi del responsabile della contaminazione, la vigente normativa impone al proprietario o al gestore di un sito di attuare misure di prevenzione;

che ad oggi la Società Giovi ha dato solo parziale riscontro alle prescrizioni formulate dal Comune di Roma, condivise dagli Enti territorialmente competenti, tese in particolare alla salvaguardia della risorsa idrica sotterranea;

che ArpaLazio con nota prot. n. 0050653 del 9 luglio 2010, ha segnalato che i risultati del monitoraggio effettuato nel periodo febbraio-maggio 2010 confermano il quadro di contaminazione delle acque sotterranee rilevato nella precedente campagna di monitoraggio ribadendo la necessità di attuare le misure di messa in sicurezza del sito volte a contenere la diffusione della comunicazione;

che pertanto persiste ad oggi, per diverse sostanze, l’elevato grado di contaminazione dissolta in falda riscontrata sin dal 2003 nei pozzi esterni alla cinturazione perimetrale della discarica e che detta area non risulta ancora perimetrata;

atteso che sono in corso attività di accertamento sulla presenza di pozzi per l’approvvigionamento destinato ad uso umano (potabile irriguo, ecc..);

Che, pertanto, al fine di tutelare la salute pubblica, è necessario porre in essere le azioni di messa in sicurezza di emergenza prescritte.

Tenuto conto che con nota n           del                è stata data preventiva comunicazione al Prefetto come previsto dall’art. 54, comma 4, del D.Lgs 18.08.2000 n.267 e s.m.i.

VISTO l’art. 54, comma 4 del D.Lgs 18.08.2000 n. 267 e s.m.i.;

VISTO il D.Lgs n. 152/2006 e s.m.i.; 

ORDINA 

alla Società GIOVI s.r.l. di attuare con immediatezza le necessarie azioni a protezione delle acque sotterranee, già prescritte dal Comune di Roma  con note prot. n.  QL62916 del 9 settembre 2009 e prot. n.  QL73734 del 26 ottobre 2009,  mediante messa in sicurezza delle aree con accertata criticità, utilizzando i sistemi ritenuti più efficaci e nel rispetto delle prescrizioni di seguito elencate, dandone contestuale comunicazione tutti gli Enti competenti e specificando il cronoprogramma degli interventi per consentire le azioni di controllo da parte degli Enti preposti:

·           provvedere all’inversione del livello piezometrico presente all’interno e all’esterno del polder, attraverso l’emungimento di pozzi/piezometri (dai pozzi V interni al polder, ubicati immediatamente a ridosso dello stesso) e, qualora non idonei da ulteriori pozzi appositamente trivellati, garantendo livelli minimi di differenza piezometrica tra esterno (pozzi “Z”) e interno polder (pozzi “V”.interni al polder) nonché provvedere al trattamento delle acque emunte ai sensi della normativa vigente;

·           realizzare le prove con traccianti, già prescritte dal decreto commissariale n. 47/2007;

·           monitorare gli effetti delle azioni di messa in sicurezza, con rilievi sull’intera rete di piezometri/pozzi di monitoraggio esistenti,  allo scopo di verificare l’efficacia delle azioni poste in essere, che devono almeno comprendere:

bullet  misura dei livelli piezometrici ed eventuali spessori di fase separata LNPL o DNPL;
bullet esecuzione di mirati e significativi campionamenti ed analisi assicurando che le metodiche analitiche utilizzate siano le stesse di quelle adottate da ArpaLazio in modo da rendere confrontabili i risultati analitici con quelli dell’Ente di controllo
bullet rilievazione di campo con sonde multiparametriche delle principali caratteristiche chimico fisiche delle acque (pH, conducibilità, ossigeno disciolto, ecc…);

·           qualora la rete esistente di pozzi di monitoraggio/piezometri fosse ritenuta insufficiente ad ottenere un quadro completo ed esaustivo sull’efficacia delle azioni intraprese eseguire la messa in opera in posizioni idonee di nuovi pozzi di monitoraggio ubicati nell’immediato intorno dei presidi attivati ed estendere ad essi i monitoraggi di cui sopra;

·           comunicare il programma di monitoraggio sulle predette azioni (modalità di campionamento, frequenza ecc.);

·           comunicare agli enti competenti eventuali ulteriori azioni aggiuntive da attivare ritenute efficaci;

·           segnalare, qualora ne sia a conoscenza, la presenza di eventuali altri pozzi e/o sorgenti bersaglio presenti in un intorno significativo del sito approssimativamente individuato, in circa 1000 m dai confini dello stesso, anche al fine di consentire agli Enti competenti di effettuare alle necessarie verifiche nonché adottare i provvedimenti di competenza che dovessero essere necessari;

·           mantenere un costante flusso di informazioni con gli enti competenti adeguando le comunicazioni a quanto disposto dalla DGR n. 451/2008 (modulistica linee guida regionali sulla bonifica dei siti contaminati). 

DISPONE

Che la presente Ordinanza sia immediatamente esecutiva e che sia inviata al Segretario Generale affinché sia resa pubblica mediante affissione all’Albo Pretorio e ne sia data la più ampia pubblicità alla cittadinanza.

Che il presente provvedimento sia notificato alla Società E.Giovi srl, con sede in via Portuense n. 881 – 00148 Roma ai fini dell’ottemperanza a quanto in essa ordinato.

In caso di inottemperanza all’avvio dei lavori entro e non oltre 30 giorni, si provvederà d’ufficio e in danno con recupero delle spese a carico della società destinataria del presente provvedimento, nonché alla denuncia all’Autorità Giudiziaria ai sensi dell’art 650 del Codice Penale;

Avverso la presente Ordinanza è ammesso, entro sessanta giorni dalla pubblicazione sull’Albo Pretorio, ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio.

 

IL SEGRETARIO GENERALE                                              IL SINDACO

     LIBORIO IUDICELLO                                             GIOVANNI ALEMANNO