PROVINCIA DI ROMA

MOZIONE

Oggetto:          Impianto di discarica di Malagrotta: verifica della conformità alla

normativa vigente.

Premesso che

Nel territorio del Municipio Roma XVI opera da oltre quaranta anni l'impianto di discarica dei rifiuti della città di Roma e dei Comuni di Fiumicino, Ciampino e dello Stato Vaticano;

che la discarica in questione ha rappresentato per moltissimi anni un deposito indifferenziato di rifiuti non trattati e fanghi provenienti dagli impianti di depurazione ACEA di Roma con effetti negativi sulle popolazioni circostanti dei Municipi Roma XV, XVI e XVIII e del Comune di Fiumicino in termini di persistente e pesantissimo inquinamento olfattivo e di un analogo inquinamento della falda idrica e del Rio Galeria da infiltrazioni di percolato;

che i Comitati ed i cittadini hanno denunciato ripetutamente e pubblicamente sia i fortissimi odori maleodoranti sia le preoccupazioni in termini del possesso delle dovute autorizzazioni, corredate da apposita V.I.A., da parte del gestore della discarica;

che in questi ultimi anni all'attività della discarica si è affiancata nel tempo la realizzazione di impianti industriali, connessi all'attività di smaltimento dei rifiuti, in particolare la costruzione di un impianto di incenerimento/gassificazione e di due impianti di preselezione dei rifiuti denominati Malagrotta 1 e Malagrotta 2;

che rappresentanti dei Comitati territoriali hanno esposto serie e motivate preoccupazioni circa il mancato rispetto della cosiddetta legge Severo (D.Lgs. n. 334/1999), relativa alla sicurezza ambientale, essendo la Valle Galeria una "area a rischio di incidente rilevante" per la presenza della Raffineria e di altri impianti a rischio;

considerato che

era prevista l'inaugurazione dell'impianto nella giornata del 13 novembre scorso alla presenza delle autorità istituzionali comunali, provinciali e regionali del Lazio;

che è in corso una indagine da parte della Procura della Repubblica di Roma in merito ad irregolarità accertate dal N.O.E. dei Carabinieri rispetto alle normative antincendio ed alle relative autorizzazioni di competenza dei VV.FF.;

che è stato depositato presso la Procura un esposto che denuncia l'illegittimità della V.I.A., la valutazione d'impatto ambientale, che non sarebbe accompagnata dai necessari studi di settore e monitoraggi; l'esposto contesta anche la mancanza di informazione ai cittadini dovuta per legge dopo il rilascio della V.I.A.;

che risulterebbe inoltre mancante la VAS, valutazione strategica di area vasta, necessaria perché nel territorio ci sono altri cinque impianti ad alto rischio ambientale;

che la vicenda appare molto complessa e controversa anche per quanto riguarda gli atti commissariali che hanno nel tempo autorizzato le varie proroghe e autorizzazioni su Malagrotta;

il Consiglio provinciale di Roma

impegna il Presidente della Provincia di Roma e l'Assessore competente

A richiedere la sospensione di qualsiasi attività, anche sperimentale, in attesa che
il quadro autorizzativo sia completamente definito e rispondente agli elementari
requisiti di legalità che si richiedono da parte di un impianto di così grande
rilevanza pubblica;

A richiedere di  soprassedere rispetto a qualsiasi  cerimonia inaugurativa
dell'impianto in attesa che la magistratura faccia luce sugli aspetti di eventuale
rilevanza in materia di violazione di norme civili o penali.