COMITATO MALAGROTTA                      Roma, 2 ottobre 2008-

Egregio Signor Prof. P. NIKIFOROS DIAMANDOUROS

Mediatore europeo

1, avenue du Président Robert Schuman

STRASBURGO

Denuncia : 791/2005/(IP)FOR

Gentilissimo Signor Mediatore,

La ringrazio molto per la Sua lettera del 26 settembre 2008.

Per me e per noi tutti che viviamo nel quadrante Ovest della capitale italiana, dove, come Lei ben sa, da molti decenni è operante la discarica di rifiuti indifferenziati di Malagrotta - la più grande d’Italia e forse d’Europa - la Sua lettera rappresenta un esempio della capacità delle istituzioni europee di rendere giustizia a livello delle istanze dei semplici cittadini dell’Unione.

Ciò può avvenire anche evidenziando eventuali errate decisioni, omissioni o inadeguatezze che possono essersi verificate nel lavoro della stessa Commissione Europea. Ci troviamo in realtà di fronte ad una notevolissima prova di democrazia da parte della Commissione e delle istituzioni europee.

In base alle disposizioni della legge italiana i lavori di realizzazione del piano di adeguamento della discarica di Malagrotta devono - dovevano - essere ultimati entro il 1° ottobre 2008 (v. allegato estratto dei decreti relativi a tale data).

Ma ciò, in tutta evidenza ,non sarà possibile poiché con l’ultimo decreto dell’ex Commissario all’emergenza rifiuti del Lazio (il commissariamento è stato chiuso da qualche mese con il ritorno alla gestione normale), un imponente quantitativo supplementare di ben 1.350.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati di Roma deve essere sversato nella discarica di Malagrotta. Dopo vari precedenti rinvii (la discarica doveva in effetti chiudere definitivamente il 31 dicembre 2007), ancora una volta c’è stata un’ulteriore deroga - di un anno - e probabilmente rinnovabile "ad infinitum" nelle intenzioni delle autorità. Insomma la discarica continua tranquillamente ad operare come ha sempre fatto, cioè come una gigantesca discarica di rifiuti tal quali (da 4.500 a 5.000 tonnellate al giorno) e non ha quindi assolutamente nulla di " europeo".

In tali condizioni, non si vede come le autorità italiane (e anche funzionari della Commissione?) possano ancora oggi dichiarare che "tutti gli impegni assunti nel piano di adeguamento sono stati effettivamente realizzati"….

D’altra parte, le stesse autorità italiane hanno invece ufficialmente riconosciuto nel documento allegato, che ho inviato anche al Signor Fergal O’Regan, che nessun impegno finanziario è stato assunto per le "Spese previste per il ripristino ambientale e la gestione post-operativa". Già questa è in tutta evidenza una grossolana violazione non solo della direttiva comunitaria sulle discariche ma della stessa legge italiana 36/03.

Infine, abbiamo preso nota con soddisfazione, Signor Mediatore, del fatto che Lei ha chiesto al Presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, che tutte le risposte alle domande di chiarificazione da Lei formulate, Le vengano comunicate entro il 30 novembre prossimo. Ciò renderà possibile, con il completamento dell’ispezione di tutti i documenti afferenti al caso, che si giunga finalmente ad una conclusione chiarificatrice in merito al piano di adeguamento della discarica.

La prego di gradire i nostri più cordiali e deferenti saluti,

Sergio Apollonio

Comitato Malagrotta