Da: Giovanni Iudicone [mailto:g.iudicone@alice.it]
Inviato: domenica 1 aprile 2007 16.43
A: 'ambiente@regione.lazio.it'
Cc: 'slorenzatti@regione.lazio.it'
Oggetto: seguitoincontro29marzo

 

All'On. Filiberto Zaratti

Assessore Regionale all'Ambiente

Regione Lazio,

Roma

 

Onorevole Assessore,

La ringraziamo sinceramente per la recente riunione  che ha gettato veramente le basi di una collaborazione fra l'Assessorato e la Rete Regionale Rifiuti del Lazio che potrà essere estremamente  fruttuosa per il bene comune.  Le nostre associazioni e comitati sono a Sua disposizione in qualsiasi momento, come Lei ormai sa,  per contribuire alle diverse azioni che l'Assessorato e la Rete considerano strategiche.

In primo luogo   -   ma soltanto in ordine di tempo   -   la questione dei controlli  ambientali,  che è l'oggetto di questa lettera.     Lei ha detto che chiederà all'ARPA di intensificare fortemente le diverse azioni di controllo già in corso o da iniziare ex novo.

A questo proposito,  noi apprezzeremmo in modo particolare la possibilità di avere riunioni periodiche con i funzionari e gli esperti dell'ARPA nei Suoi uffici o altrove   -  e ciò al fine di familiarizzarci  più compiutamente con le modalità tecniche e le tempistiche delle rilevazioni, sia per quanto riguarda le acque superficiali e le acque di falda,  sia  per quanto riguarda le emissioni in atmosfera  e le ceneri di fondo (in quest'ultimo caso, con riferimento all'inceneritore dei rifiuti ospedalieri).

I controlli che interessano in maniera assolutamente prioritaria sono quelli riguardanti le emissioni della discarica nelle diverse ore del giorno e della notte,  e quindi il posizionamento delle centraline predisposte o da predisporre a questo scopo.

Ma  anche i controlli delle emissioni della Raffineria di Roma e dell'inceneritore degli ospedalieri, oltre che delle cave, e dell'incessante traffico di mezzi pesanti nell'area, sono ovviamente di grandissima importanza.

Inoltre, per quanto riguarda le polveri, apprezzeremmo vivamente che quanto prima venisse avviata una seconda fase dell'indagine epidemiologica diretta dal dottor Forastiere, una seconda fase, cioè,  precipuamente ambientale che abbia per obiettivo l'analisi delle polveri sottili e ultrasottili in tutta l'area.  Tale  utilissimo sviluppo ci era stato già anticipato alcuni mesi fa e siamo oltremodo lieti che Lei lo condivida. 

Infine,  ed è proprio il caso di dire  "last but not least",  l'esame del sistema di  "trattamento" del percolato tuttora praticato in discarica,  da approfondire anche con l'ausilio della Provincia,  espressamente deputata a tale compito  (o non lo è più ?)  e con il sostegno della Procura della Repubblica.  Come Lei sa,  infatti, nel 2003 si è  già svolto al Tribunale di Roma un processo contro il gestore della discarica per "smaltimento non autorizzato del percolato"  (v. comunicato allegato per comodità di riferimento).

E' assolutamente ignoto quali provvedimenti migliorativi siano stati realizzati in discarica in seguito a quel processo.  A noi consta che  in realtà nulla  è cambiato da allora.   E che, nonostante l'esistenza di un piccolo impianto di depurazione per fanghi dei depuratori e del percolato   -  ad uso dei visitatori ufficiali e ridicolmente insufficiente  per trattare la massa dei fanghi e il "lago" di percolato   -   sia  il  percolato che  i  fanghi continuano in maniera imperterrita  ad essere riversati sistematicamente, per lo più in ore notturne, sopra la massa dei rifiuti,   con metodo barbarico e illegale e con l'effetto di produrre i miasmi mefitici facilmente immaginabili   (E ciò ovviamente per evitare l'elevato costo  del trasporto del percolato in discariche per rifiuti speciali pericolosi).

Denunciamo quindi questo stato di cose, che è  intollerabile  ed è in stridente contrasto con la normativa italiana ed europea e con il Piano di adeguamento della discarica che è stato inviato a Bruxelles nel 2005.

Per quanto riguarda  d'altra parte l'altra grande questione  delle prospettive  e delle conseguenze assolutamente infauste della costruzione del gassificatore,   Le alleghiamo uno studio sintetico redatto dall'ing, Piergiorgio Rosso, esperto di sistemi industriali, che non ha potuto partecipare al nostro recente incontro perchè fuori  Roma.   L'ing. Rosso è a disposizione per ulteriori valutazioni anche in merito al prevedibile impatto ambientale della collocazione delle scorie del gassificatore e della FOS nella vasta area di allargamento della discarica a ridosso dell'abitato di Massimina.

Nell’inviarle i più cordiali saluti, mi permetto di ricordarle anche tutti gli altri argomenti di cui attendiamo una sua risposta, in particolare l’attivazione della procedura di dichiarazione di area ad alto rischio ambientale per Malagrotta-Valle Galeria anche alla luce del DPCM 16/02/2007 (popolazioni e rischi industriali) e la convenzione/contratto tra privato e Istituzioni per la gestione dei rifiuti solidi urbani.

Giovanni Iudicone

Coordinatore Rete Regionale Rifiuti del Lazio

 

 

 

Allegati:

 

Quarta condanna per i gestore della discarica

Analisi del progetto di gassificatore