Testa di Cane, la perizia dei pm
"Discarica senza autorizzazioni"


"Discarica senza autorizzazioni" , è questo il responso della Commissione di verifica istituita dai Pubblici Ministeri per verificare la legittimità dei lavori a Testa di Cane.
Il tutto è partito dall'esposto mio e di Apollonio a fine luglio 2011 al NOE dei Carabinieri. Una segnalazione come le altre, troppe altre, che  come Comitato Malagrotta, come cittadini di questo territorio, abbiamo dovuto fare in un'azione anche di surroga di quelli che dovrebbero essere i compiti di rappresentanza democratica affidata alle Istituzioni elette dai cittadini.
Un'azione contro cui, come è ben noto, Cerroni ha intentato una causa civile inibitoria e risarcitoria in quanto, a suo dire, frutto di "
...una campagna denigratoria e diffamatoria su larga scala nei confronti degli odierni attori, [ndr. Cerroni e Rando] allo scopo di gettare pubblico discredito sulle attività della discarica di Malagrotta, delle Società che ne sono proprietarie e che la gestiscono e delle persone che le dirigono, tentando (e, spesso, purtroppo riuscendo) a destare pubblico allarme e a provocare altresì l'intervento dell' Autorità amministrativa in ordine alle attività di discarica di rifiuti solidi urbani che gli odierni attori, in esecuzione e nel rispetto dei provvedimenti legislativi e amministrativi che le disciplinano, legittimamente svolgono nel sito di Malagrotta." (cfr l'atto di citazione di Cerroni)
Come suonano ancora più paradossali queste accuse a fronte dello studio della Commissione e della successiva decisione dei Pubblici Ministeri. Ma tantè. non è la prima volta che succede nella storia e sicuramente non sarà l'ultima '...Superior stabat lupus, longeque inferior agnus...'
Un altro inciampo che precede di poco - martedì 3 aprile nell'aula 22 del Tribunale di Roma -  l'avvio del processo contro l'Avv. Cerroni e l'Ing. Rando, che nasce da un'altra di quelle sollecitazioni a controlli che dovrebbero essere compito delle Amministrazioni e Istituzioni, ma che invece senza l'impegno dei cittadini non avverrebbero; in questo caso è stato grazie alla passione di un indimenticabile e rimpianto Gerardo Ferrante.
Le imputazioni
in questo processo riguardano  il gassificatore di CDR che, come noto, si trova all’interno della discarica ed è stato inaugurato nel 2008. Fu messo sotto sequestro dalla Procura di Roma per un breve periodo iniziale, poi dissequestrato mentre proseguiva l’indagine dei magistrati sulla compatibilità dell’impianto, in particolare, con la normativa di cui al Decreto Legislativo 334/99 (Seveso II)- “ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 96/82/CE RELATIVA AL CONTROLLO DEI PERICOLI DI INCIDENTI RILEVANTI CONNESSI CON DETERMINATE SOSTANZA PERICOLOSE”).
Le imputazioni al Presidente del CO.LA.RI. riguardano dati tecnici fondamentali concernenti fra l’ altro le dimensioni effettive del serbatoio di ossigeno
“perché nella sua qualifica di Presidente del Consorzio Laziale Rifiuti [ndr. Cerroni] redigeva il documento di analisi e sicurezza ad integrazione del documento di integrazione dei rischi ai sensi del Dlgs. 626/94 e Dlgs. 334/99 con i dati del serbatoio di ossigeno non corrispondenti a quello effettivamente installato…….per non soggiacere agli oneri del Dlgs. 334/99, al fine di figurare esente dagli obblighi previsti dagli artt…… del Dlgs. 334/99“
Probabilmente superflua ogni altra considerazione...

Maurizio Melandri