L'associazione "Le Città di Roma", ovvero, in questa occasione, il "partito della gassificazione e dell'incenerimento dei rifiuti", terrà un' assemblea mercoledì 23 maggio alle ore 17.30 presso la sede della Regione Lazio in Via della Pisana 1301.

L'associazione chiede al Presidente Marrazzo e al Sindaco Veltroni di "autorizzare subito" il secondo impianto per bruciare CDR o combustibibile da rifiuti. Il primo ce lo siamo ormai già "beccato", secondo l'associazione, ed è il gassificatore di Malagrotta. Sul quale però, sia detto fra parentesi, non c'è stato ancora nemmeno un voto del Consiglio Regionale come democrazia normale ed elementare vorrebbe, con assunzione di responsabilità da parte delle forze politiche...!

Poichè l'assemblea è pubblica, e dato che l'argomento è del massimo interesse, sarà utile partecipare e cogliere l'occasione per esprimere ancora una volta tutto il nostro dissenso - democratico ma radicale.

Noi riteniamo, com'è ben noto, che il progetto della centrale di gassificazione sia dannoso per la salute e per l'ambiente, fallimentare per la tecnologia utilizzata dopo il fallimento, appunto, dell'impianto "modello" di Karsrlsruhe in Germania, ed errato come opzione per la soluzione del problema rifiuti, oltre che decisamente orientato a favorire l'interesse privato in un'area già degradata e inquinata come la Valle Galeria.

Ed è anche un impianto che si costruisce ignorando allegramente una direttiva europea sulle aree ad elevata concentrazione industriale e a rischio di incidente rilevante (Direttiva 86/92/CE recepita dal Decreto Legislativo 334 del 17.8.1999 - "Seveso II").

Il sito di Malagrotta, come indicato da decorativi cartelli in zona, è infatti classificato a rischio di incidente rilevante e soggetto ai vincoli di questo decreto, primo fra i quali sarebbe la.... consultazione della popolazione ( ! ) in merito a qualsiasi nuovo impianto eventualmente progettato nell'area (Art. 23).... ( Ma forse tutto questo si riferisce ad una realtà europea puramente virtuale e fittizia - per noi).

Sergio Apollonio