Da: Sergio Apollonio

Inviato: mercoledì 3 gennaio 2007 12.13

Oggetto: Fw: NUOVO DECRETO COMMISSARIALE PER L'ALLARGAMENTO DELLA DISCARICA DI MALAGROTTA A "TESTA DI CANE

In allegato il testo del decreto commissariale n. 88 del 24 novembre 2006 firmato dal dott. Stefano La Porta. (il testo e' completo nonostante una pagina bianca nell'allegato).

 

Questo decreto apre in maniera pessima l'anno nuovo, e conferma in pieno l'infausta ordinanza verzaschi n.14 del 25 marzo 2005 sulla "sperimentazione" nell ' area denominata testa di cane fra la discarica ed il quartiere di massimina . Il sedicente "ripristino ambientale" dell'area , che si vorrebbe effettuare a base di fos (la cosiddetta frazione organica stabilizzata, che altro non e' se non rifiuto tal quale) e di scorie del gassificatore e dei termovalorizzatori e', come ormai arcinoto, totalmente inaccettabile per la popolazione.

Questo nuovo decreto si limita a togliere dalla sciagurata "sperimentazione" che si vorrebbe fare sulla pelle degli abitanti di malagrotta le "scorie provenienti dalla termovalorizzazione in ambito regionale", che figuravano invece nell'ordinanza verzaschi. quale concessione !!

E' un provvedimento che di fatto e incontestabilmente allarga la discarica - con biogas e percolato - a ridosso dell'abitato. e la porta fino a qualche metro da un parco pubblico (il bosco di massimina), creato dal comune negli anni 90 e frequentato tranquillamente dalle famiglie delle zona., con giochi per i bambini, eccetera, eccetera...

Ciao,

Sergio

 

 

 

From: Corrado Carrubba

Sent: Thursday, January 04, 2007 1:12 PM

Subject: R: NUOVO DECRETO COMMISSARIALE PER L'ALLARGAMENTO DELLA DISCARICA DI MALAGROTTA A "TESTA DI CANE

 

 

Gentile Sergio ed altri lettori/lettrici,

leggo tua nota in oggetto.

Ora aldilà della tua comprensibile preoccupazione circa un atto che parrebbe confermare la precedente autorizzazione Testa di Cane, che resta comunque nell’ambito del "pacchetto Malagrotta" tuttora aperto, vorrei portare alla vostra attenzione un paio di punti che credo in ogni caso vadano sottolineati per quel poco, o tanto, che possano valere in positivo e per dovuta chiarezza.

Dapprima il provvedimento di cui discorriamo ha un indubbio pregio: supera lo smaltimento del percolato in discarica, recuperando acqua e diminuendo l’impatto ambientale che appunto lo smaltimento del percolato, direttamente e tal quale in sito, comporta da sempre. Onestamente non credo che sia poca cosa.

Secondo, aver colto l’occasione per cassare la possibilità di conferimento nel cd. Recupero ambientale delle scorie, sul quale vie era ulteriore preoccupazione allo stato, sarà pure una "concessione" ma è pur sempre qualcosa di importante, anche perché il tema regionale del "dove mettere le scorie degli impianti" purtroppo esiste e continuerà ad esistere nei prossimi anni in qualsiasi scenario di trattamento; un tema al quale occorrerà comunque dare risposte se non si vuole continuare ad ingrassare discariche di altre regioni, con buona pace del principio di autosufficienza e responsabilità, e quindi espungere la possibilità di conferirli lì è una scelta onerosa per l’Amministrazione.

Terzo, tutti gli interventi previsti saranno ancora oggetto di specifiche valutazioni e autorizzazioni del caso.

Da ultimo non è corretto, e tuo lo sai bene, dire che la FOS "altro non è che rifiuto tal quale" perché questo materiale è il risultato di un processo di selezione, maturazione biologica e vagliatura dei rifiuti urbani; pertanto, appunto come tale, si sta da tempo ragionando, e sperimentando, come valorizzarlo appunto per fini non nobilissimi ma comunque utili e necessari quale l’utilizzo per il recupero ambientale come risulta, tra l’altro, dagli atti della tanto vituperata conferenza programmatica.

Avevo del tempo in questo inizio di anno ed ho colto l’occasione per cercare di dare un contributo di chiarezza; come vedi le tue/vostre osservazioni non cadono nel vuoto. Era lo stesso anche prima?

Cordialmente

CC

 

 

 

From: Sergio Apollonio

To: Giovanni Iudicone ; A. G. Simonucci UIL-Lazio (A. G. Simonucci UIL-Lazio) ; Acu (acu) ; Adiconsum (adiconsum) ; Adriana Arangi GreenpeaceRoma (Adriana Arangi GreenpeaceRoma) ; Alberta Maranzano (Alberta Maranzano) ; Alberto ; Alberto Giustini ARCI (Alberto Giustini ARCI) ; Angela Sarzi ; Anna Maria Virgili A. I. E. A. (Anna Maria Virgili AEA) ; Antonio De Amicis Coldiretti Lazio ; Arci-Roma (Arci-Roma) ; Associazione Radici ; Augusto Alonzi CGIL-Lazio (Augusto Alonzi CGIL-Lazio)

Sent: Friday, January 05, 2007 12:12 PM

Subject: Fw: NUOVO DECRETO COMMISSARIALE PER L'ALLARGAMENTO DELLA DISCARICA DI MALAGROTTA A "TESTA DI CANE"

 

 

Caro Corrado,

 

abbiamo fortemente apprezzato le tue osservazioni, puntualizzazioni e considerazioni. Soprattutto perchè vi si coglie un'attenzione vera e una partecipazione rara, che del resto tu ci hai sempre dimostrato.

 

Rispondo non da esperto, ovviamente, ma da cittadino.

 

Noi siamo profondamente contrari a quasto allargamento di fatto della discarica per i motivi fondamentali che ben conosci : essenzialmente il degrado, l'inquinamento già vasto e profondo dell'area, per la quale il Comune aveva chiesto fin dal 1997 al Ministero dell'Ambiente l'avvio delle procedure per la Dichiarazione di area ad alto rischio di crisi ambientale. E' anche un'area, come ben sai, già classificata "a rischio di incidente rilevante" in base al D.L. 334/99 (Seveso II), ai cui vincoli dovrebbe essere (ma non è lo stata e non lo è) soggetta per quanto riguarda qualsiasi nuovo impianto vi si voglia costruire. E' un'area, infine, nella quale è stata smaltita una quantità gigantesca di rifiuti ( Cerroni una volta disse 50 milioni di tonnellate, dagli anni 60, "a costi irrisori per il Comune"). E quindi, se anche ipoteticamente la discarica venisse chiusa domani, la gestione post-operativa, il cosiddetto "post mortem", dovrebbe durare comunque per altri trent'anni!

 

Ma a parte questa nostra profondissima esigenza affinchè venga posta finalmente la parola "fine" per Malagrotta come "Caienna dei rifiuti", e ci sia invece un nuovo sistema di gestione dei materiali post-consumo, meno arcaico, più condiviso e completamente diverso, vorrei comunque rilevare alcuni punti partricolari in merito alle tue osservazioni.

 

In primo luogo, per quanto riguarda lo smaltimento del percolato, per il quale c'è anche stato un processo al Tribunale di Roma, il fatto che venga ora approvato un impianto di depurazione al posto dello smaltimento "barbarico" tal quale in sito, è certamente una buona notizia. Ma non riguarda, credo, Testa di cane, riguarda la discarica nel suo ambito attuale.

 

In merito poi al problema delle scorie, è certamente importante, come hai giustamente detto, che le scorie dei termovalorizzatori regionali siano state eliminate da ogni possibile collocazione a Testa di Cane. Ma rimane il problema delle scorie del costruendo gassificatore (ammesso e non concesso che venga veramente costruito). Dove andrebbero queste scorie se non a Testa di Cane ? E a prescindere dalla loro pericolosità (e in proposito il giudizio di Cerroni è l'ultimo che vorremmo sentire), non ci sarebbe anche l'ulteriore problema della miscelazione dei rifiuti che, mi sembra, non è affatto in linea con la normativa in materia di ripristino ambientale ?

 

Infine la FOS. La FOS "può essere utilizzata senza danneggiare la falda ed il terreno, in bassa concentrazione, miscelata con suolo naturale e a profondità di non piu' di 50 cm.". Questa è una delle conclusioni che ci sono state segnalate per il ripristino ambientale di cave, sperimentato in Piemonte: Ma qui, a due passi da una quartiere densamente abitato, il concetto stesso di sperimentazione (in questo caso "in corpore vili"!) sembra decisamente fuori luogo e a rischio di ulteriori danni ambientali.

 

Che cosa succederebbe per esempio ai massici strati di FOS (ciascuno "di spessore pari a 5 ml, intervallati da strati drenanti di inerti da recupero") quando piove ? L'area di Testa di Cane è al di fuori del "polder" o diaframma circolare impermeabile in bentonite, che cinge la discarica. E quindi in tema di impatto ambientale ci sarebbe solo da aspettarsi il peggio. Credo proprio che Cerroni dovrà rinunciare a questo suo nuovo tentativo di allargamento di fatto della discarica. E' la terza volta che tenta di farlo, e sempre a Testa di Cane.

 

Fortunatamente, come hai precisato, il "pacchetto Malagrotta" è tuttora aperto. Speriamo allora che l'anno nuovo ci porti qualche buona notizia !

 

Ciao, un caro saluto e augurio da tutti noi,

Sergio