Il Municipio Roma XVI ha approvato all’unanimità il

Regolamento dell’Osservatorio ambientale per la Valle Galeria

la Consulta istituita più di un anno e mezzo fa potrà finalmente iniziare a funzionare.

Immagino che la  priorità operativa debba essere data ad un piano di lavoro incentrato sui controlli ambientali, una colpevole mancanza  da parte delle Istituzioni più volte denunciata dai comitati territoriali; su un sistematico rapporto di collaborazione con ARPA, ENEA ed AMA  aperto al concorso ulteriore di altri organismi  di monitoraggio e ricerca; su una valutazione seria e oggettiva dell’estensione degli effetti dell’inquinamento prodotto nella Valle Galeria  nei quartieri e nei Municipi limitrofi.

Quest’ultima esigenza credo sia stata ben compresa da molti cittadini e da diverse associazioni e comitati del XVI Municipio; non è un caso che lo sblocco dell’iter di approvazione definitiva della Consulta sia avvenuto dopo il coinvolgimento di altre realtà associative, che si sono unite ai comitati “storici” della zona di Malagrotta per richiedere l’avvio di questo strumento di partecipazione attiva.

Come Comitato Malagrotta abbiamo sempre rifiutato la cosiddetta logica NIMBY (Not In My Backyard – Non nel mio giardino), perché riteniamo che il problema di Malagrotta sia una conseguenza di una gestione sbagliata dei rifiuti e di stili di vita ormai evidentemente insostenibili; e che quindi la soluzione dei problemi di Malagrotta vadano trovati fuori da Malagrotta. E d’altra parte, come già detto, gli effetti dannosi di Malagrotta si estendono ben oltre i confini fisici naturali della Valle Galeria o amministrativi dei Municipi. E’ allora logico e coerente con quanto da noi sostenuto da sempre, che a questa Consulta partecipino altre associazioni perlomeno dei territori limitrofi che abbiano naturalmente finalità inerenti alle situazioni create a Malagrotta; e ritengo che sarebbe invece limitante circoscrivere la rappresentanza ai comitati ambientali della Valle Galeria. Una limitazione sciocca e miope che non porterebbe a nessuna soluzione del problema.

L’approvazione all’unanimità è un ottimo segnale, vuole dire evidentemente che ha prevalso il senso di responsabilità e la volontà di dare attuazione concreta alla Consulta ambientale, superando quella che è, purtroppo, l’abituale “dialettica politica”. E anche i comitati e le associazioni, con la loro serietà e autorevolezza che ritengo sia stata determinante soprattutto nelle ultime fasi, hanno dimostrato di essere pronti e all’altezza del compito.

Spero vivamente che possa venirne fuori un buon lavoro.


 Maurizio Melandri